venerdì 25 dicembre 2009

Noel Noel, perchè sei tu Noel?

Oggi il mio Buon Natale è iniziato in maniera anomala. Appena alzata mentre, con occhi fissi assorbivo il vuoto, attraversando il corridoio, cercando con indice, medio e pollice di sbrogliare un nodo all'altezza della nuca, sento la voce di mia sorella, proveniente dalla stanza dei miei, dire "Buon Natale!". Camminando all'indietro affaccio la testa lì dove stava lei e le dico: "prego?", "auguri Chià" ribadisce lei, fissando i miei piedi, quasi imbarazzata, le sfioro la guancia con la mia sussurandole i miei auguri. In cucina mio padre faceva la settimana enigmistica accingendomi a prendere il caffè credevo di averla scampata quando sento dalla sua bocca, con tono polemico, "auguri, eh!" con tono angosciato, non so di cosa, rispondo: " Ma perchè Pà dobbiam farceli pure noi, per quel che significa, io credo di dirtelo tutti i giorni con i fatti Buon Natale, no?" stizzito e scuotendo la testa dice il suo solito :" mah" aggiungendo " ma smettila e comportati come tutti i cristiani una buona volta ( con cristiani in Sicilia s'intende persone/gente non è necessariamente correlato alla religione) non ribatto e accendo una sigaretta, non mi va di polemizzare a Natale, penso O_o. Tanti amano il Natale ed un'altra massa ama dire che lo odia. Io, per esempio, non lo odio, che mi ha fatto poraccio! non è mica colpa sua se la gente rincoglionisce in quel periodo. C'è da dire , anche, che l'odio non è un sentimento che mi appartiene, mai provato, giuro! Si spercano troppe energie a provare odio. Il peggio che posso provare è l'indifferenza perciò mi sento in colpa, perchè il Natale mi è indifferente. A pensarci bene ho amato anche il Natale, in particolare 3 Natali, dagli 8 ai 10 anni. Il primo ricevetti un bambolotto, con tanto di pistolino, che condannai ad una vita da trans chiamandolo FedericA. Fede non la vedo da un pò, è cresciuta ormai, forse si è ripresa la sua mascolinità o forse si è presa un politico. Non ci è dato sapere. Spero solo, come ogni buona madre, che sia felice. Il Natale dei 9 anni ero felicissima, ricevetti una barbie che chiamai Vanessa ( uno stupendo nome da porca, con tutto il rispetto per le care Vanesse). Sarà per questo che l'anno successivo non vedevo l'ora arrivasse natale, avrei ricevuto Ken ed era un anno che fantasticavo di farli pomiciare, lui non lo chiamai in nessun modo era il suo schiavo e basta. A seguire arrivarono i Natali di sciarpe, guanti, calze e cappelli ed a ame il Natale non piacque più, presi amaramente coscenza che il Natale era correlato al regalo che ricevevo, BEL REGALO= BUON NATALE. Non ricevetti più bei regali d'allora. Oggi, invece, non dipende più dal regalo, oggi io non credo più a ciò che si dovrebbe credere. L'unica cosa in cui credo è ciò in cui non credo.
Però una letterina al caro Babbo di quel dì io gliela fò sempre, è la stessa da 10 anni:

"Caro Babbo Natale,
se sei al passo coi tempi e  ti sei quindi rimodernizzato, se sei bello, scuro, dai 30 ai 40 ed aitante, stanco ed affamato per via dei giri che ti toccano, sappi che da me può trovare ristoro.
Io regalo non ne voglio, io non credo al Natale se business vuol dire, ma credo in te. :D
Pertanto il mio "pacco" (malizia d'obbligo su pacco) regalo potresti essere tu. In cambio offresi pasto caldo, letto caldo ed accaglienza calorosa.

PS: suona al campanello che il caminetto non ce l'ho.

se tu vorrai TUA Chiara."

Non è mai venuto, secondo me, perchè c'ha ancora la barba bianca e la panza ehehehehehe

Concludo Porgendo auguri a chi ci crede e saluti a chi no, l'importante è sempre rispettare il credo altrui che il mio non è meglio del tuo se te ci credi veramente e viceversa. quindi, AUGURI&NON.

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