mercoledì 28 aprile 2010

Incubo


Non mi venissero a dire che gli incubi sono quelli dove un mostro t'insegue, dove annaspi nell'acqua o cadi in un burrone. Io, notti fà, ho fatto l'incubo più brutto della mia vita. Ho sognato una situazione sentimentale, lavorativa e sociale idilliaca. Stavo bene, in pace, mano nella mano a parlare con "LUI" del più e del meno. Poi lo salutavo mi aspettava una promozione a lavoro, ero tipo una manager di non sò cosa, 'na cosa importante comunque :D ero felice, un bacetto e via consapevole che l'avrei rivisto di sera. Stavo così bene, era tutto così reale che quando mi sono svegliata stavo incazzata di brutto nel prendere coscienza che era un sogno ( anzi un incubo, appunto). "IL SOGNO di una vita" che diventa realtà solo in sogno è un incubo. Che tristezza e che senso d'angoscia quando ho aperto gli occhioni, che almeno quando fai il cosidetto incubo quando li apri tiri su un sospiro di sollievo nel realizzare, tutto sudato, che nessun mostro ti vuole strangolare, 'sta cosa qui ti cambia la giornata in meglio, te la fà apprezzare. Sono arrivata alla conclusione che ciò che in sogno appare come un incubo, una volta aperti gli occhi, si tramuta in sogno e viceversa. Ecco.

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lunedì 12 aprile 2010

Serenate

Poche settimane fà pubblicavo Romeo and Juliet dei Dire Straits che è una quasi serenata se vogliamo, dove c'è un balcone e musica mielosa è quello che ti vien alla mente.  Ciuri ( fiori) e balcuni ( balconi) non mancano mai in una serenata che si rispetti. Non tutto ciò che è rock lo è veramente, per me è rock tutto ciò che mi commuove e crea un brivido. E queste due belle serenate, al sapor della mia terra, per me son rock, ma rock assai! Ultimamente, con 'sta storia della primavera, sto diventando mielosa e sta cosa mi turba. Fortunatamente non son di quel mieloso lamentoso che spera di succhiar un pò di nettare assieme ad un bell' apone su di qualche margheritina ( anche perchè da soggetto allergico, quale sono, la suggestione che ho descritto non mi entusiasma) o  che qualcuno le dedichi le serenate da me pubblicate, io le ascolto me le autodedico e sto già appagata. Molte persone si affezionano a canzoni, films, libri perchè si sentono rappresentati da essi ( e ci sta) solo che, a volte, lo fanno in quel modo depresso paranoico percui si autocommiserano ascoltando, guardando o leggendo. Perciò io amo ascoltare una serenata quando NON sono innamorata, guardare un film di guerra quando NON son "agguerrita", consultare un libro di cucina quando NON son affamata. Daltronde molte cose, si sa, vengono fatte in base allo stato d'animo, però credo che una cosa la comprendi di più quando la fai non seguendo l'esigenza del momento, in quest'ultimo caso rischi di far davvero una scoperta.  Lo so che mi son fatta capire molto male con quest'ultimo concetto, ed allora per essere più esaustiva farò un esempio pratico. Ora sto pubblicando 'ste due serenate, giusto? e NON sono innamorata quindi non le ascolto con sorriso da ebete, ci siamo fin qui? ok! non ho il sorriso da ebete e NON sono innamorata però mi fan venire la voglia di esserlo e questa è una scoperta :D

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